sabato 11 luglio 2009

Arrivano i mostri

Il rumore di sottofondo che mi ha accompagnato durante l'intero anno scolastico è stato: "E' inevitabile. Prima o poi cederai anche tu a Gormiti e Winx".

Ora, il tema Gormiti/Winx contro tutti, promotori da una parte e detrattori dall'altra, immagino, sia stato già ampliamente trattato. Probabilmente non dirò nulla di nuovo. Onestamente non lo so se prima o poi cederò. Il punto non è questo.

Il punto è che io ci ho provato a respingerli/e.

A Natale sono arrivati i primi due ma, trovandoci lontani da casa, con la scusa di selezionare il contenuto delle valige di ritorno, li ho volutamente lasciati fuori di casa. E nessuno se ne è accorto. Non ne ho mai comprati/e e non li ho mai regalati/e.

Mi sono documentata per capire di cosa effettivamente si trattasse perché, senza sapere chi fossero e da dove provenissero, ero prevenuta verso degli oggetti plasticoidi e mostruosi e verso i relativi bambini utilizzatori.

Non sono stata fortunata. Quelli che incrociavo con dei Gormiti in mano tendevano ad essere piuttosto aggressivi ed invadenti e soprattutto fortemente persuasivi nel "voglio il prossimo". Quelli (per onor della cronaca dovrei dire "quelle" visto che, ahimé, sembrano appartenere al solo mondo femminile) con le Winx avevano uno sguardo sveglio e furbetto, il rosa e la porporina argento prevalevano in vestiti e scarpe e, anche in questo caso, un atteggiamento senza dubbio "voglio e posso". Questa è un'osservazione statistica e piuttosto superficiale ma, in generale, ho vissuto questa esperienza.

Comunque per ammorbidire il pregiudizio ho cercato di capirli e ho scoperto che i Gormiti, infondo, hanno una storia tutto sommato abbastanza interessante: intanto li ha inventati un italiano e questo ci fa sempre onore, poi si tratta di personaggi mitologici e scenari di gioco complessi, dove regna sempre il distinguo tra il bene e il male. L'intreccio epico narrativo richiede un notevole sforzo mnemonico, quindi l'intento di partenza non può che essere lodevole. Le Winx, anche loro frutto dell'ingegno di uno studio italiano, sono tutto sommato delle fatine, forse un po' leziose ma pur sempre scudiere del bene e del valore dell'amicizia. Anche qui l'intento di partenza è meritorio.

Ribadisco, non è questo il punto.

Per quanto, nella fase di assoluta non scelta dei mie bambini, mi sono ostinata a tenerli/e fuori e a indirizzare, quando potevo, gli acquisti verso giochi che reputo più stimolanti nell'uso della fantasia, a un certo punto, i "mostri", senza neanche bussare alla porta, sono entrati.

Nella scuola materna di Leo, di cui ho già iniziato a parlare, dove Ms. Montessori in persona manda avanti programmi encomiabili e stimolanti, ogni venerdì si pratica una sorta di tombola win/win: tutti portano a casa qualcosa. I premi sono messi a disposizione dalle famiglie stesse (a me toccherà dall'anno prossimo).
Ogni venerdì Leo porta un nuovo trofeo. Fatevi il conto di quanti venerdì ci sono in un anno scolastico. Talvolta ho avuto il dubbio che un tal ben di dio fosse stato sapientemente trafugato da mio figlio a qualche ignaro bimbo, ma nessuna mamma ha mai reclamato nulla (come invece capita per cappotti e maglie scambiate), quindi immagino che sia stato realmente il frutto di un libero scambio.

Questa mattina mi è venuta l'idea (scopo anche mettere un po' di ordine) di andare a caccia di tutti gli intrusi ereditati da questa oscura sorgente esterna. Leo e Picca ne hanno scovati ovunque. Abbiamo selezionato i mostri, litigato per decidere chi fosse un mostro e chi no (io per esempio ho insistito per uno zoccolo olandese di gomma rosa fuxia che per Leo non apparteneva alla categoria mostro), arrangiato un set fotografico e clic. Il risultato, che non rende granché, è in testa al post.

Per concludere non ho intenzioni censorie nei confronti di questi e altri giochi. Quello che mi spaventa è l'effetto fiscale di questi fenomeni. Se cadi nella rete e perdi la lucidità, il controllo della domanda, rischi di investire una somma di denaro spropositata in oggetti seriali di plastica, che nulla lasciano all'immaginazione dei nostri bambini. In questo mi sento un po' nostalgica, ma va bene così.

9 commenti:

Antonio ha detto...

Ciao Antonio e Matiolli Sto cercando la famiglia a Bologna Italia Matiolli mio bisnonno e bisnonno fu chiamato
Domenica Matiolli Nani e Amelia Alberto Matiolli mio nonno è nato in Italia e Bolanha è venuto in Brasile con 6 anni
se qualcuno sa si prega di contattare via email o blog am.matioli @ gmail.com Grazie e dispiace per la traduzione

Mamma Cattiva ha detto...

@Silvietta - Il tempo vola. Non farti cogliere impreparata!
Bè anche io neoBlogger, ci facciamo compagnia :)
@ Antonio - Che commento curioso! Lì per lì stavo per cancellare il commento perché fuori tema ma poi mi sono detta che questo è il post(o) giusto per ospitare degli "alieni". Tengo fuori i Gormiti mica un visitatore dal Brazil...Antonio, non saprei come aiutarti a trovare gli antenati. Grazie per il supporto :))

Admin ha detto...

Ciao Mamma Cattiva, è da un po' che ti seguo, ma non credo di aver mai lasciato commenti...
Il "mio" Leo all'età di 3 anni passeggiando davanti a un'edicola mi grida "guarda mamma ci sono i gormiti!" I che? Allora non sapevo qunato bambini con fratelli maggiori mi sarebbero costati. Ho perso il conto di quanti gormiti ha ricevuto/perso Leonardo. So solo che mi son fatta dalla 2 serie a quella signori della natura. A quel punto ho detto basta. Per quanto encomiabile che un connazionale sia diventato miliardario (o almeno glielo auguro) io lo odio profondamente o quanto meno odio le scelte commerciali della casa produttrice. Da una storia decente e appassionante è diventata una storia solo per vendere personaggi, non sempre nuovi, giacchè più di una volta l'intreccio ha fatto ancquistare nuovi poteri ai personaggi che hanno mantenuto la stessa forma, ma hanno solo cambiato colore! E giù a rivenderci gli stessi personaggi.
Non si può tenere il mondo fuori dalla porta di casa, ma di sicuro ci si può tentare! Buona giornata

Renata ha detto...

A casa mia popolata da me aliena in compagnia di tre maschi di cui due piccoli, i gormiti e le winx entrano in continuazione e si alternano. A volte è il periodo Winx a volte il periodo Gormiti, colpa o merito è dei compagni di asilo del grande. In realtà io non ne ho acquistati perchè ci pensa lo zio a portare i gormiti in casa. Però ricordo quando giocavo con i master of the univers di mio fratello e tutto sommato è un bel ricordo.

elena fiore ha detto...

Fortunatamente Gormiti e Winx non hanno ancora invaso casa mia...ma attenderò ad armi abbassate il loro arrivo (poi azionerò il DDT!).
Grazie per le tue visite da me e per il commento sul blog di M.CLaire Idées.
A chi ti ha detto MammaCattiva ribato con
EvvivaLuisa ;-)
Buona settimana, ciao!

Mamma Cattiva ha detto...

Subito dopo aver postato, il doc (ancora molto timido per commentare) si è indignato sostenendo che fossi stata troppo soft. "Ma come? Tu detesti Gormiti e Winx e qui sembri una mammoletta!".
Il doc ha ragione ma forse si vuole comunque dare un segnale di comprensione dei fenomeni.

@Gloglo - Tu sì che hai i contro-zebedei! Come avrai inteso la mia lotta quotidiana è provare a tenere fuori i mostri, anche quelli che sono travestiti da belli :)

@Renata - Anche a casa nostra c'è lo zio (senza figli) che porta l'impossibile e ogni tanto devo mettergli un freno. Abbiamo tutti un bel ricordo di gioco intenso con il fenomeno del momento ma (si stava meglio quando si stava peggio) per me era sempre qualcosa di sudato, un'eccezione che dovevo meritarmi e che mi gustavo una volta ottenuta. Intorno, dove guardo, vedo pupazzi di troppo che vengono distrutti, persi e abbandonati.

@Elena - Tu hai un blog/sito BEL-LIS-SI-MO!!! Fai delle cose SPET-TA-CO-LA-RI. E se nella tua casa non entrano i mostri ma si produce tale bellezza, lotta dura contro i mostri ! ;)

Dario de Judicibus ha detto...

Hai fatto quello che ogni genitore dovrebbe fare, ma pochi fanno davvero: ti sei documentata prima di prendere una qualsiasi decisione. È importante metterci nei panni dei nostri bambini e cercare di capire il loro mondo, prima di giudicarlo. Poi, sarà molto più semplice chiedere a loro di capire un poco il nostro, ovvero di accettare il fatto che i loro desideri non devono portare i genitori a fare un mutuo per soddisfarli :-)

Elena Galli ha detto...

ciao MC!
Io sono terrorizzata da questi fenomeni.
In America, dove vivo attualmente, ovviamente Winx E gormiti non esistono. Esiste tutta la follia per i personaggi DIsney come Hannah Montana ecc. ma per i bambini più grandi.
Per i piccoli per fortuna restano personaggi abbastanza innocui come il trenino Thomas ecc. La sua passione per questo treno è stata per un certo periodo ossessiva, ma non ho mai avuto grandi problemi a comprargli dei trenini che alla fine sono di legno. Solo che in ogni caso si tratta, come dici tu, di una continua domanda.
Cosa che abbiamo cercato di interrompere.

Ancora più grave secondo me è il discorso delle Winx. Mi dispiace, fatine o non fatine sono vestite con minigonne e mezze nude!!!

Mamma Cattiva ha detto...

@Dario - Condivido molto la tua considerazione. Hai colto lo spirito delle mie preoccupazioni ma in questo la maggioranza disposta all'esborso non aiuta. Io quando dico NO sono "mamma cattiva".

@WWM - Mia sorella, come te, vive negli States. E con lei faccio spesso conversazioni di questo tipo. E se è vero che arriviamo sempre dopo loro, dobbiamo prepararci al peggio. Hai capito bene che ce l'ho con l'abuso della domanda. Anche a noi piacciono molto i trenini Thomas. Se non altro esprimono valori che nella mia scala occupano posizioni gerarchiche diverse. Il narratore poi, nella versione originale, è Ringo Star...;)