giovedì 24 giugno 2010

Mode : Pause



Sono in pausa di riflessione, senza sapere a cosa porterà. Ci sono cose che sei obbligato a fare, altre anche no.

11 commenti:

nora ha detto...

Prenditi tutto il tempo che ti occorre! Un abbraccio e a presto

Ondaluna ha detto...

Se penso a quanto "lavorerai" in questa "pausa", non la definirei esattamente così! Buon lavoro!

PaolaFrancy ha detto...

brava.
ma se ti senti troppo sola lì, in pausa, bussa alla mia porta. ok?
paola

p.s. ma non c' è proprio niente di niente che possiamo fare insieme quest' estate??? che ne so, un giro a zonzo per una città alla ricerca di qualche bel pezzo per la tua casa nuova ... ( lo so, bisognerebbe andare in francia ... )

Mammain3D ha detto...

Un abbraccio, MC.
No, dai. La tag solitudine, no... Ricordati che sai dove trovarmi.

francesca ha detto...

faccio spesso anche io!
francesca

lorenza ha detto...

Don't le the noise of other's opinion drown out your inner voice.... Dove l'ho letta, questa? ;D. Non so se la tua operosa solitudine di questi giorni sarà nera o colorata, perché non sempre la solitudine è nera, soprattutto quando ci permette di ascoltare la nostra inner voice! Buon lavoro e buona pausa!

D. ha detto...

Le pause fanno bene...l'importante è che non siano troppo lunghe... .E in ogni caso penso portino sempre a qualcosa...

Unknown ha detto...

Noi siamo qui. In pausa. In attesa che tu torni!!
:-)

M di MS ha detto...

Ciao MC.
Penso che la tua solitudine sia molto affollata!
Lasciati vivere. Tutto scorre e il tempo risolve la metà dei problemi.
Noi siamo sempre qui!

Flavia ha detto...

ok, giusto.
ricevuto.
quando il blog diventa un senso di obbligo pesante, anche no! deve essere solo lo spazio della tua libertà.

mama caterina ha detto...

Irene Amodei ci insegna! Ogni sette anni il designer Stefan Sagmeister - quello delle copertine dei dischi dei Rolling Stones e di Lou Reed, per intenderci - chiude il suo studio a New York per concedersi una pausa. Se ne va a Bali o in Sri Lanka e per 12 mesi pensa. Lui stesso ammette che i sette anni successivi vive delle idee che gli sono venute in mente nel periodo di pausa.