lunedì 29 marzo 2010

Un padre pediatra e due giorni come tanti altri

La risposta in assoluto più ricorrente quando le persone scoprono il mestiere del Doc è : "Che culo!". E sì perché un medico in famiglia è sempre vissuto come l'optional di serie, il muro del pianto, la risposta a tutte le tue domande. Un pediatra poi…è l'uomo da sposare, è il padre ideale dei tuoi figli prima ancora di conoscerlo e verificare che in effetti non sia uno psicopatico o un serial killer.

A dire il vero quando ci siamo conosciuti e ho realizzato cosa facesse un pensierino spontaneo ce l'ho fatto. I primi cinque minuti ho pensato "però, che fico avere un pediatra come padre dei tuoi figli". Ma è durata cinque minuti e per diverso tempo dopo perché l'uomo, al di là del biglietto da visita, era all'epoca un personaggio poco raccomandabile.

In pochissimo tempo ho capito (lavoro nel marketing e l'analisi del mercato e della concorrenza sono passaggi inevitabili :) che avevo due temibili concorrenti: le infermiere e le MAMME dei bambini. Le prime perché sembra che nell'immaginario collettivo uno dei loro maggiori modelli aspirazionali sia sposare IL medico e le seconde perché…bè, perché nei picchi depressivi avere un pediatra come amante è un gran CULO!

Riprenderò il tema perché ho diversi aneddoti da raccontare ma oggi siamo in campagna elettorale pro Huggies e quindi voglio raccontarvi il gran culo che ho avuto a partorire con affianco un padre-pediatra.

Il tema di oggi è:
UN GIORNO COME TANTI ALTRI
Hai preparato tutto da settimane: sacca con tutti i ricambi, 2-3 libri sull’argomento, tecniche di respirazione. Insomma, sei prontissima... o no? Arrivano le contrazioni: “Saranno quelle giuste?”, pensi. Intanto tuo marito sviene e a guidare verso l’ospedale ci devi pensare tu. Ed è solo l’inizio...

All'epoca di Leo nella pancia io vivevo a Bologna e il doc a Milano. Sapevamo che pochi mesi dopo il parto il doc si sarebbe potuto trasferire a Modena quindi fu logica la decisione di partorire a Milano, nel reparto di maternità dove il doc ancora lavorava. Saggiamente il pediatra di riferimento alla nascita sarebbe stata una sua collega. Il papà si sarebbe occupato della mamma prima e del bimbo dopo con bagnetto e baci&abbracci.

Alla settimana 40+1 tutto taceva. L'ostetrica che mi avrebbe seguita mi "raccomandò" con la solita manovrina. "STOC", questo il rumore che sentii.
La sera andai a mangiare cinese e siccome porta fortuna regalare cibo alle gravide mi ingozzarono di frutta ca(l)ammellata.
Il giorno dopo qualcosa si mosse. Il doc andò come sempre a lavorare.
Ore 13:00 "Pronto, doc. Qui qualcosa si muove."
"E' normale. Non è niente."
"No, non è la solita roba. Qui qualcosa si muove."
"Va be'. Abbi pazienza. C'è tempo. Finisco due cose e poi arrivo." (La solita esagerata...)
"Ma io sento delle fitte. Non è che sono contrazioni?"
"Sono solo quelle preparatorie. C'è tempo. Magari fatti un bagno caldo". (Quante volte le ho spiegato che buona cosa è farsi un bagno caldo)
Sapevo che avrei dovuto fare un bagno caldo.
"Sì, ma non puoi tornare a casa che….aaaaaaahhhh…che male…qui qualcosa si muove!"
"MC non fare la solita intollerante al dolore. Vedi di respirare e avere pazienza!" (e che caspita, cosa saranno mai due contrazioni?)
"Sì, ma….aaaaaaaahhh….com'è che ho già male di nuovo?"
"E' presto per avere contrazioni così ravvicinate, datti una calmata!"
(La compagna di un pediatra deve sempre mantenere la calma)
"Sì, ma vuoi per favore venire qui?"
Tempo mezz'ora e arriva e le contrazioni aumentano.
"Dai fatti un bagno che è presto per andare in ospedale." (che figura mi fai fare, come quelle che si presentano 20 ore prima del parto)
"Nooooo, io sto già male e tu mi porti in ospedale. Se faccio un bagno affogo."
"Ma MC, è presto." (Quando mai si è visto un travaglio così veloce)
"Chiama l'anestesista che vada in ospedale."
Ore 14:00 Il doc chiama l'anestesista che è dall'altra parte della città. Non potrà essere in ospedale prima di due ore. Ma va bene, c'è ancora tempo.
"Dooooooc!!! Io sto malissimo. Portami in quel cazzo di ospedale!!!!!"
(Quando la compagna di un pediatra inizia a sproloquiare è il caso di fare quello che chiede)
Usciamo e arriviamo a destinazione. Arrivo e trovo l'accoglienza.
14:30. Mi visitano: 8 cm di dilatazione.
"8 cm????? Ma non era presto?"
Il padre pediatra inizia a sbiancare e a sudare. (In effetti doveva essere presto)
"Dov'è l'epidurale?" chiedo con la bava alla bocca.
L'anestesista di turno sussurra che è troppo tardi per fare l'epidurale.
Io con la forza dell'Incredibile Hulk e dello stesso colore mi sollevo e gli dico guardandolo negli occhi che il suo collega mi aveva giurato che avrei fatto l'epidurale. "Tu adesso mi fai l'epidurale". "Ma…" "Ma, niente. "
Il poveretto con un occhio su di me e uno sul doc, mi infila tremolante l'ago dell'epidurale.
La situazione degenera. Io inizio a notare un numero indefinito di persone in camice e non intorno. Non è un polo universitario quindi non sono gli specializzandi.
"Doooooc?"
"Dimmi, co-sa cccc'è, ades-so?", balbetta.
"Chi sono tutte queste persone?"
"I miei colleghi MC. Sono venuti per capire se possono essere di aiuto."
Ecco una cosa sono degli specializzandi giovani e inesperti e soprattutto sconosciuti. Altra cosa sono i colleghi del futuro padre di tuo figlio che stanno lì davanti alle mie parti intime e in ascolto delle mie bestemmie.
Il ginecologo capisce che ci sono dei problemi e che è meglio smettere di spingere. Problema. Per un ginecologo è dura spiegare al collega pediatra che deve fare un cesareo alla moglie. Io continuo nel frattempo il mio travaglio. E continuo a imprecare.
"MC?"
"Sì, sior Ginecologo…"
"Adamo ed Eva commisero peccato…"
"Sior Ginecologo non è che può arrivare al dunque?"
"ll taglio cesareo inizia dopo l'effettuazione dell'anestesia per ridurre la morbilità perioperatoria con l'incisione trasversale o longitudinale. L'incisione più usata è quella detta di Joel Coen che penetra nella cute fino al derma. Centralmente si incide l'adipe sottocutaneo (meno vascolarizzato) fino a raggiungere la fascia muscolare. Con una forbice retta semiaperta si taglia la fascia a destra e sinistra sotto il piano adiposo sottocutaneo. Si allarga la fascia in senso cranio caudale fino a vedere…"
"Sior Ginecologo, lo so cosa è un cesareo. Qual'è il problema?"
"Nessun problema. Solo che non può partorire naturalmente."
"E allora apra, Sior Ginecologo, apra e interrompa questo cazzo di dolore!!!"

Nei momenti successivi il doc ha perso dieci anni della sua vita.

22 mesi dopo è arrivato il secondo giorno. Il turno di Picca. Viviamo a Bologna e il doc lavora al Policlinico di Modena. Al terzo mesi di gravidanza la mia ginecologa ha guardato negli occhi il doc e gli ha comunicato che avrei partorito a Bologna, che il papà doveva fare il papà e non il pediatra. Cesareo programmato. Mi ha aspettato in stanza. Non ha neanche chiesto di assistere.
Il doc ha recuperato qualche anno di vita.

E voi? Cosa siete riuscite a dire nei momenti chiave? Chi c'era intorno a voi? Il padre del nascituro è stato all'altezza o è stato rianimato?

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15 commenti:

M di MS ha detto...

Guarda, più che raccontarti i miei parti, scopro che anche tu 2 cesarei e 22 mesi tra un figlio e l'altro, sorella.
In effetti, il marito pediatra sembra un bel culo. Noi però abbiamo l'amico di infanzia, ci facciamo pure le ferie insieme e viene a casa schioccando le dita. Non ci possiamo lamentare.
Cmq mi fa proprio ridere pensare a tuo marito che minimizza le tue doglie per non fare le figure con i colleghi. Ah, sti ometti!

piattins ha detto...

io ho il marito scienziato che si informa dei dettagli del mio stato in modo mooolto sceintifico e poi quasi sviene durante l'amniocentesi, se può consolare.

nei momenti chiave in genere io rido e cerco di mettere a proprio agio i medici, (lo faccio anche agli esami, per i colloqui...) ma il primo cesareo non mi ha preso l'anestesia, io ero lì che dicevo gentilmente che sentivo tutto e nessuno mi credeva, allora ho urlato e allora per farmi stare zitta mi hanno fatto l'anestesia totale

PaolaFrancy ha detto...

No! Ecco perchè mi hai scritto di smetterla di fare gli occhi dolci al pediatra di mio figlio! comunque lui è veramente figo!

per quanto riguarda il racconto del parto, devo trovare il modo di copiarlo dal mio blog ... ci avevo provato anche con mamma imperfetta ma non mi era riuscita l' impresa e ho rinunciato ...

ora ci riprovo ...
ciao, paola

MAMMA AL QUADRATO ha detto...

Il papà pediatra è una gran fortuna, non si discute.
Anch'io ho fatto il cesareo ma le contrazioni non erano neanche iniziate. Cmq, è notte fonda, mi si rompono le acque, sveglio mio marito e lui cosa mi dice? "sei sicura che non è pipì?".

PaolaFrancy ha detto...

Luglio, ma un luglio stracaldo ... io a 40+2 e +27 kg ( sì, +27kg, avete letto bene. Per fortuna persi in pochi mesi, non so come, forse allattando ).
Dopo tanti giorni di sole, arriva la pioggia e io cedo alla richiesta di mia cognata di andare a fare un giro con lei e la bambina . Ma proprio nel mezzo del pomeriggio, i primi dolori si affiancano al desiderio di sopprimere la mia nipotina che si faceva rincorrere come una pazza.
Non dico nulla, faccio un salto al Mc-Donald e torno a casa strapiena di patatine.
Michele non arriva, proprio questa sera fa tardi al lavoro, ma io lo aspetto ansiosa sul balcone, pensando alle parole romantiche da usare per comunicargli che da lì a poco sarebbe diventato papà.
Peccato che al suo arrivo io sono attaccata alla colonna in preda alle contrazioni e del romanticismo nemmeno l 'ombra.
A ½ notte partiamo per l’ ospedale – contrazioni ogni 3 minuti - ma l’ ostetrica mi dice che non sono ancora entrata in travaglio. “Prego??? Sta scherzando, spero. Se questo non è il travaglio, i dolori veri come diamine sono??? “ Di lì a poco avrei capito …
Ritorniamo a 1/2 giorno e la dilatazione è di 4 cm.
Io vengo svestita, interrogata, monitorata. Michele viene vestito e torna da me con una cuffia che copre solo la metà della metà della sua testona ( con la quale continua incessantemente a picchiare contro le lampade della sala travaglio ).
I battiti di Francesco sono alti. " Signora, se fa la brava, non facciamo il cesareo" - “Cioè … fatemi capire bene ... cosa vuol dire esattamente - fare la brava -???!!!???"
... E anche in questo caso, di lì a poco avrei capito …
Mi rompono le acque, mi caricano di ossitocina e per 4 ore ho avuto una contrazione esattamente dopo l' altra, fino al momento fatidico ... quando ho cominciato ad implorare l' ostetrica di farmi andare in bagno ... perchè io DOVEVO andarci!!!
Lei, tutta arzilla e saltellante, mi comunica che è giunto il momento. “Ah. E cosa devo fare?” – “Salire sulla sedia, cara” – “ Mi ci mettete con la carrucola, spero. Sono a dilatazione completa, carica di ossitocina come un maiale può essere carico di grasso, ho messo su 30 kg e mi devo arrampicare su quella caxxo di sedia?????” – “Sì.” – “Ah, ok. Provvedo subito”
La carrucola non è stata utilizzata, ma per farmi salire sulla caxxo di sedia si sono messi in tre.
Ho spinto pochissimo, ero una furia. Il ginecologo era sorpreso, le ostetriche pure. Tutti correvano di qua e di là a procurarsi teli e non so cos’ altro. Solo il pediatra era lì intento a fissarmi la patata.
Francesco è nato il 07-07-06 alle ore 16.54. Lo immaginavo tutto sporco di sangue, mentre lui era bianco e rosa, senza capelli e, ovviamente, stupendo.
Odorava di prosciutto cotto, quello che dall' aroma sai già che è buono e senza grasso.

pollywantsacracker ha detto...

nel mio caso il neo padre non è stato rianimato, anzi, quando gli hanno detto che se continuavo a sanguinare andavo in rianimazione, lui è andato piangendo al bar. solo dopo ho saputo che sperava, come vedovo con figli,di far colpo sulla barista.

LaDistratta ha detto...

Ahahahahah!! Fantastiche! Io ho partorito di notte, all'una mi sono svegliata di soprassalto perchè ho avuto la sensazione di farmi pipì addosso: il primo istinto è stato quello di buttarmi letteralmente giù dal letto a gattoni sul pavimento e l'unica cosa che sono riuscita a dire è stata "acqua! acque! acqua!". Al chè mio marito, rimbambito dal sonno, m'ha allungato la bottiglia d'acqua che aveva sul comodino e s'è girato su un fianco esortandomi con un "sssssshhh!". Io mi sono alzata serafica, sono andata in bagno e sembrava che tutto fosse tranquillo, ho quindi pensato che forse mi ero davvero fatta la pipì addosso! Ma tornata a letto, come mi metto in posizione orizzontale, per quanto tentassi di stringere la patata e controllare lo sfintere, mi sono ritrovata in una pozza d'acqua. Così tento di rianimare mio marito e gli dico "E niente, mi si sono rotte le acque, mi sa che dobbiamo andare". Io ero quasi seccata da sto imprevisto notturno, mentre la tensione nervosa di mio marito è salita a ottomila! Nel viaggio fino all'ospedale sono cominciate le prime contrazioni, ma io che sono della "vecchia scuola" quella che le nonne/madri/zie/passanti ti insegnano che il momento è arrivato quando ti sembra di morire, pensavo di avere ancora mooooolto tempo davanti. Arriviamo all'ospedale sgommando, mio marito scende di corsa, motore acceso, porta aperta e corre dentro urlando "mia moglie sta per partorire!!!" Io sbuffo, scendo e lo seguo a piedi. Vedendo il siparietto, tutti se la prendono comoda, è un evidente caso di primipera la cui maggiore complicazione è il marito apprensivo. Con comodo mi fanno entrare in reparto e mi portano a fare un monitoraggio mentre mio marito va a parcheggiare decentemente l'auto. L'infermiera, dopo avermi posizionato tutta l'attrezzatura mi fa "ma mica sarai venuta da sola?" al che sussulto immaginandomi già la scena e le dico "presto! vada ad aprire la porta sennò mio marito la butta giù!" lei ride pensando ad una battuta, ma quando va a recuperarlo lo trova che sta tentando di forzare le porte scorrevoli, c'ha già infilato dentro le mani e sta tirando come un ossesso. Nel frattempo arriva la ginecologo di turno e qui ho avuto veramente paura: evidentemente appena sbrandata, aveva in testa una gnagnera di capelli informi ed un occhio semichiuso dal solco del cuscino. Dubbiosa mi visita ma appena mi tocca vedo che si allerta completamente: dilatazione a 9 cm e bambino podalico. Da cui non c'ho più capito niente: hanno allertato la sala operatoria, m'hanno messo sul lettino con la dottoressa che mi faceva il terzo grado sullo stato di salute del mio intero albero genealogico, un'infermiera mi infilava aghi e tubi ovunque mentre un'altra mi rasava metodica la patata. Mio marito si faceva qualche vasca in corsa lungo il corridoio con i miei vestiti in mano. E poi basta, mi è scesa la mascherina sul viso e alle 3.30 mi sono svegliata mamma! :)

MammainblueJeans ha detto...

Premesso cheil mio parto non ha niwente di romantico o di comico, ho partorito di notte, d'urgenza, a 33 settimane, sola come un cane (è per un veterinario è il colmo).
Un tizio in camice bianco -alias il dottore di turno- va dal Tu e gli fa "tua moglie sta sanguinando, non so perchè o da dove, se non apriamo rischia di schiattare, tu che ne dici?" E fu cesareo.
Giorni dopomi ha confesato che si è reso conto che A) senza di me entra nel panico molto prima B) il suo pensiero è stato "cosa farebbe lei?", dimostrando di avere un briciolo di senso comune. Quindi niente telefonate ale tre, ma pacifiche chiamate alle 6 (sai, ti volevo dire che tua figlia è sotto i ferri e tra un pochino nasce tup nipote), niente allarmismi.
Ha riversato la sua sconfinata pazienza sull'orda di parenti assetati di notizie (cosa per cui gli sarò eternamente grata), e tutto il suo amore su du noi.
Adesso siamo in attesa del secondo nano. E stavoltà vedremo di farlo assistere; vi sapro dire se sverrà o che, se avete poco di pazienza!

Unknown ha detto...

anche io ho il marito pediatra... la cosa "indimenticabile" del mio parto è stato che subito dopo la nascita del Maschio (il primo), e mentre io ero sul lettino - con la ginecologa che mi stava "ricamando" - mi sono trovata la sala parto piena di colleghi e infermiere che facevano salamelecchi... un tantino imbarazzante, nevvero?!?

Unknown ha detto...

il Socio è rimasto fuori, a prendere a calci la parta della sala parto ascoltando le mie urla, ha pure pianto m'hanno detto, non l'hanno fatto entrare poretto perchè c'era un altra ragazza in travaglio e non si poteva

Flavia ha detto...

Il salentino ha perso la prima nascita ma ha partecipato alla seconda, standomi accanto. alla terza spinta (premesso che con epidurale io stavo benissimo, non urlavo e non mi agitavo ma spingevo e basta, a comando :)) ha detto "vado a prendere un attimo un po' d'aria" (tradotto: mi sento un po' svenire) appena ha fatto due passi oltre la soglia, ultima spinta e Pezzetino è nato :)

valewanda ha detto...

fantastico questo post.... io comunque se ho bisogno di consulti faccio un fischio :-) scherzo!

mammafelice ha detto...

Mi sa che stasera per sicurezza di pillole ne prendo due :D

Mamma Cattiva ha detto...

Vi confesso di aver risposto con cura ai vostri commenti fino alla "Distratta" per poi incautamente cliccare sul suo nick e voilà i commenti sono scomparsi insieme alle mie imprecazioni. Ero in vacanza e non ho avuto la forza di riscriverli. Ora ci riprovo, in sintesi...

@MdMS - Meglio l'amico, ti assicuro...il doc alle feste dei bambini dice sempre di fare il geriatra ;)

@Piattins - Ahahahha, anche il doc è mezzo svenuto all'amnio di Leo. L'infermiera gli ha detto che era bianco come un lenzuolo. Appunto!

@PaolaFrancy - E alla fine ci sei riuscita...notevole! Strano che non odorasse di...patatine fritte :))

@Mammalquadrato - Questa cosa della pipì è ricorrente...da tenere presente...

@pollywantsacracker - Sagace il tuo lui...in effetti in quei momenti un buon vecchio gin&tonic ci stà...

@LaDistratta - Grandiosa la ginecologa con il solco. Ci ho rivisto il mio anestesista impaurito. E che ritmi questo parto...

@MiBJ - Sai che dicono che pediatri e veterinari studiano la stessa roba? :) Quanto al secondo, dammi retta, lascialo in anticamera ;))

@Brunellag - Ciao collega! Ecco appunto...i colleghi...

@Marlene - Poretto davvero. Pure l'altra però un po' di comprensione...non poteva farlo entrare? ;)

@Flavia - Tu però queste cose non le devi raccontare :)

@Valewanda - Fischia forte :)))

@Mammafelice - L'importante è non dimenticarsene mai una... :)

Elena Galli ha detto...

Ormai quasi un anno fa è nata Giulia qui a Las Vegas. CHe già solo per il fatto che ho partorito a LAS VEGAS in una camera con vista Casinò, meriterei un premio per la più fuori di testa.
Il parto in sè è stato in realtà una passeggiata. Tutto programmato, con infermiera che mi continuava a sparare epidurale, il marito al mio fianco che seguiva sul monitor alla mia destra le contrazioni di TUTTE le partorienti presenti in quel piano della clinica e io che smanettavo su facebook per fare la telecronaca delle mie contrazioni e per descrivere la camera dell'ospedale che sembrava un albergo.
"Dai amore guarda che quella nella stanza 313 ha le contrazioni una dietro l'altra eh?"
"Ma mica siamo qui per fare una gare????"
"No dai non scherzare anche quella della 328 ti sta superando....anzi non ci sono più contrazioni. Oddio cosa sarà successo??"
"E cosa vuoi che sia successo!!! Avrà partorito"
Insomma mi sembra un pazzo davanti al Gran Premio o a un Derby. Nel frattempo io lo spronavo ad andare a curiosare in tutti i cassetti. C'erano campioncini di prodotti di tutto. Tutto gratis. E io da vera italiana mi son fatta sucito riconoscere. "Prendi tutto, prendi tutto e nascondi nella borsa"
"ma amore, mi dice lui, saranno comunque tutte cose che ci regalano..."
"Shhhh taci, prendi tutto guarda qui quanti pannolini gratis ci sono, e le salviette, e le creme...prendi dai dai"
Una matta.
Ad un certo punto arriva la dottoressa e due infermiere. Aprono l'armadio davanti a me e TAAAAAC ne esce fuori come per incanto una postazione medica per i primi controlli del neonato, Taaaaac un altro armadio e escono fuori tutti gli strumenti per la dottoressa, Taaaac la luce da soffitto scende e il faro mi spara addosso, TAaaaaac e il mio letto si trasforma pronto per il parto. Da SUITE 5 stlle la mia stanza si è magicamente trasformata in sala parto .Il tutto osservato con bocche aperte da me e marito.
Ok, ci siamo.
DOttoressa pronta in postazione. Marito dietro a tenermi le spalle .
Ok siete pronti dai che ora si inizia...
AAAA....pUUUUSHHHHHH.... 10 secondo e Giulia è nata sotto lo sguardo allucinato del marito "ma come hai già fatto?" e la risata delle dottoressa che esclama "Oh my GOd you're a great pusher". A dotto' qui mica se scherza!!
E così guardo fuori dalla finestra e vedo le luci di LAS VEGAS, poi sulla mia pancia e vedo la mia piccola. QUesta sì che è una storia da raccontarle, penso...